.. crimine homicidii, assassinamenti, adulterii, veneficii, privati carceris falsitatis; schachi, seu robariae, furti, ecc.». Il che basta per dimostrare che il delitto ond'era imputato il lacchè Suardi era di quelli per cui gli statuti avevan decretato, all'uopo, l'uso della tortura.
Dalla materia giuridica venendo ora agli uomini che la professavano: dottissimo fra i giureconsulti milanesi era il conte Gabriele Verri, il padre del nostro Pietro. - Il diritto romano, gli statuti, le opere dei più autorevoli interpreti eran talmente famigliari a lui, che, nei casi dubbj, nelle controversie, egli citava a memoria e si diffondeva con facondia e con tutti i saliscendi della dialettica. Però gli ammiratori lo chiamavano la biblioteca ambulante del Senato; gli avversi lo chiamavano il sofista. Una testimonianza della di lui dottrina sono le Constitutiones decretis et senatusconsultis illustrata curante Comite Gabriele Verro; quibus accessit Prodromus de origine et progressu Juris Mediol., eodem Verro auctore, stampate a Milano dal Malatesta nel 1747. Ma è cosa strana a pensarsi che quell'uomo così dotto, e che aveva sotto mano, a dir così, il processo lungo e lento del tempo e i lavori interminabili dei legisti per cui la verità e l'assoluta giustizia si sforzavano a tentar il varco per uscire all'aperto, pur si mantenne sempre stazionario ostinato e quasi feroce nelle consuetudini vecchie; mentre il figlio suo, che applicatosi ad altri rami della scienza e dell'amministrazione pubblica, era di tanto men profondo di lui nella materia giuridica, ebbe tuttavia lo spontaneo intuito del vero e del giusto; - tanto nelle cose che interessano il bene dell'umanità, basta il sentimento a far trovare i rimedj! tanto, spesse volte, la dottrina soverchia e frammentaria, non rischiarita nè da un vasto concetto, nè dall'amore degli uomini, è impaccio alla scoperta del vero!
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