.. Buon per lui che il Galantino, per quanto astuto e destro, si lasciò accecare dall'ira momentanea e perdette la scherma: tanto è difficile a navigar sicuri nell'arduo mare delle bricconate.
- Sì, avete detto? continuava l'auditore... Come dunque avete potuto affermare, e, interrogato di nuovo, avete avuto la franchezza di ripetere che eravi ignota la causa per cui siete stato arrestato a Venezia e tradotto a Milano?
Il Galantino aspettò un momento a rispondere, poi disse:
- Torno a ripetere che quando V. S. mi domandò se conosceva la causa del mio arresto, in quel punto era lontano le miglia dall'immaginarla, e soltanto adesso comincio a capire qualche cosa ...
- Ciò è affatto inverosimile... e nelle vostre parole mal si cela una bugia.
- Una bugia? perchè? V. S. illustrissima mi perdoni.
- Se la contessa vi manifestò com'era caduto su di voi il sospetto del furto tentato e consumato in casa F... in che modo non avete pensato a questa circostanza allorchè foste arrestato?
- In che modo non lo so... Ma il fatto è che non ci ho pensato; perchè le parole e i sospetti della signora contessa non mi fecero nè freddo nè caldo. Chi è mai a questo mondo che può temere le conseguenze di quel che non ha mai fatto? E, a proposito della signora contessa, io mi sento in dovere di annunciare un fatto. Un fatto che potrebbe dare un filo, a chi ci ha l'interesse, di scoprire l'autore del delitto commesso in casa F...
- Che?
- V. S. mi permetta di parlare liberamente.
- Ve lo impongo.
- Sappia dunque la S. V. che la contessa V... era l'amante occulta del marchese defunto.
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Buon Galantino Venezia Milano Galantino
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