Nè Amorevoli erasi ancora accorto della comparsa di donna Clelia. Bensì il musico Fabris gli parlò all'orecchio, e l'avvisò dell'arrivo di lei.
Amorevoli si volse lentamente, quasi che non fosse fatto suo...
Medesimamente la contessa Clelia non fece atto nessuno, e stette immobile come un simulacro marmoreo. Solo incontraronsi i raggi delle loro pupille, e benchè gli astanti, che da quell'incontro s'erano atteso una catastrofe, dicessero fra loro: Bada ch'ei pare, non si conoscano nemmeno, pure l'effetto dell'incontro di que' raggi non può esser reso che in parte da quella strofa fremebonda della Parisina,
Un sospiro, un senso arcano
D'un amor maggior d'amore
Trapassò da cuore a cuore
E di gioja l'inondò.
Intanto il conte Algarotti andava circuendo di domande scientifiche la contessa, e d'una in altra notizia, rispondendogli ella pure alcun che macchinalmente, la intrattenne dell'astronomo Lieberkam conosciuto da lui a Dresda, quegli che nel 1743 aveva inventato il microscopio solare; e le parlò del celebre Clairut, colui che avea fatta la dimostrazione dello schiacciamento della terra, mediante l'attrazione e la forza centrifuga. E la contessa, alla sua volta, si trovò costretta a chiedergli conto di Bouger, l'inventore dell'astrometro, e ad informarlo d'un lavoro che in que' giorni il P. Frisi di Milano stava meditando sul moto diurno della terra, facendo uso dell'analisi geometrica di Newton, per mostrare che un tal moto non poteva essere impedito dalle maree. Ma se il microscopio e l'astrometro e la forza centrifuga e l'analisi geometrica di Newton fossero compatibili collo stato dell'animo di donna Clelia, ognuno lo può pensare.
| |
Amorevoli Clelia Fabris Clelia Bada Parisina Algarotti Lieberkam Dresda Clairut Bouger Frisi Milano Newton Newton Clelia
|