.. e il gondoliere si spinse infatti verso il canal de' Marani. Intanto la contessa fu scossa dagli aliti freschissimi della notte e tanto quanto si riebbe; e vedendosi faccia a faccia con Amorevoli, raccolse gli sparsi pensieri e, fatto alla meglio il riepilogo di tutto, gli strinse la mano. Certo che non avrebbe fatto nemmeno quest'atto, per sè al tutto innocente, se fosse stata pienamente in sè stessa; ma dal recente turbinìo dei sensi, la ragione non essendosi ancora tutta quanta sviluppata, l'istinto teneva il suo posto; e l'istinto, il men che potè fare, fu di permettere che la sua mano stringesse quella d'Amorevoli, in segno di gratitudine.
E dopo quella stretta di mano, che lasciò un'impressione indefinibile sulla mano di Amorevoli, vennero le parole tronche, breviloquenti, infuocate, che non ripetiamo perchè per noi non avrebbero senso, tanto ne avevano per quei due! parole che, nell'enfasi erotica, per quelli che le profferiscono hanno un significato che non è inteso da chi le ascolta nella calma di un cuore senza passione. Bensì nella pienezza luminosa di quella gioja istantanea, sapean pur penetrare colla loro acutissima fitta i pensieri del passato e del futuro, e i laceranti rimorsi.
Ma vi sono momenti della vita in cui, al cospetto di un bene presente insperato e supremo, non possono prevalere tutti gli altri pensieri e tutti gli altri dolori. Momenti in cui persino il colmo della sciagura, che pur troppo si presagisce dover essere duratura, comunica al piacere fuggitivo un'esaltazione senza pari.
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