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      Tutto il resto è già noto al lettore. Gli rimane però a sapere che l'agente di casa F... il quale fu l'uomo adoperato dal conte per tentare il lacchè Suardi, era un tal Giorgio Rotigno, che conosceremo meglio a suo tempo. Ora, se il marchese F... erasi messo a letto molti mesi prima, per lasciarsi consumar lentamente dalla ricomparsa di un antico morbo ribelle ad ogni cura, il conte s'era messo giù invece alquanti giorni prima della partenza per Venezia del conte V... e del fratello della contessa Clelia, per malattia violenta sopraggiuntagli in giorno di venerdì, dopo aver fatto un lauto pranzo di magro.
      Ma il mezzogiorno stabilito pel consulto non era lontano, e alquanti servitori di casa F... stavano sulla porta attendendo che venissero i due medici consultori e il medico della cura. - Ed ecco che non si tardò a sentire il lontano rumore di una carrozza, la quale dal lastrico e dall'acciottolato svoltando nella via sullo strato di paglia, smorì in un fruscìo lento e maestoso, e si fermò davanti al palazzo. Era la carrozza del dottor Gallaroli, che dopo pochi minuti venne raggiunta da quella del dottor Bernardino Moscati, e infine da quella del medico-chirurgo Patrini. I passeggieri si erano fermati a veder discendere quelle tre celebrità mediche. Il dottor Moscati, padre di Pietro, era un vecchio alto, secco, arcigno, angoloso. La moltitudine lo guardava con venerazione insieme e con spavento.
      Esso era professore d'anatomia nell'ospedale maggiore, e veniva chiesto a consulto in molte città anche fuori del Ducato nei casi gravissimi di malattie.


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





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