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      E c'è di più, che al pubblico si confederò per la prima volta, nel desiderio di difendere la contessa, indovinate chi? tutte le donne più o meno cattive, più o meno giovani, più o meno belle del ceto patrizio e anche del ceto solamente ricco, che un tempo erano sempre state le naturali nemiche della superba contessa. Fu una specie di diserzione inattesa, un cambiar repentino di propositi e d'opinioni, un mettersi tutti da un lato a protestare in favor suo, e in modo di far salire in orgoglio coloro che hanno buon concetto dell'indole femminina.
      Donna Paola che, nel tempo dell'assenza della contessa, mediatore il giovane Parini, era andata a visitare la madre di lei, partiti che furono per Venezia il conte V... e il conte fratello, credette bene, qualche ora dopo l'arrivo di donna Clelia, di rinnovar la visita alla contessa madre, e d'invitarla a venire ad abbracciar la figlia per confortarla. Molte dame trovavansi per caso colà... e tutte furono intorno alla contessa madre, la quale, nei dì della fuga e dell'assenza di donna Clelia, avea protestato di non voler mai più riconoscerla per sua figlia; tutte adunque le furono intorno per supplicarla a cedere alle preghiere di donna Paola. Che più!.... talune espressero persino un desiderio vivissimo d'andare a far visita alla fuggitiva ripatriata.
      In quel giorno adunque madre e figlia si riabbracciarono; in quel giorno la contessa del Grillo andò a far visita a donna Clelia, e le rasciugò il pianto e la consolò riferendole quel che si diceva di lei per la città, e come avesse mille difensori, ed esortandola a star lieta.


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





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