Però ad onta che gl'indizj non fossero a rigore di scrupolo i più legittimi, perchè dei due testimoni necessarj, uno erasi ritirato, e il secondo aveva infirmata la sua deposizione col sospetto di malanimo contro il costituito; e prescindendo anche da ciò, non potea bastare come testimonio solo, non verificandosi in lui gli estremi voluti dagli statuti e confermati dagli interpreti, perchè la sua condizione non era tale che si potesse dichiararlo superiore ad ogni eccezione; tuttavia, avuto riguardo che i due camerieri in massima erano andati d'accordo, che il secondo era disposto a giurare, avuto riguardo inoltre alle deposizioni della contessa Clelia V... e all'abito criminoso del Suardi, l'illustrissimo signor capitano marchese Recalcati pensò di portar la cosa in Senato, affinchè quella suprema magistratura provvedesse in proposito; e il referato che fu steso e spedito il giorno dopo, venne chiuso col voto espresso che appoggiava l'applicazione della tortura al costituito di cui si trattava.
X
Quando codesta relazione, col voto dell'illustrissimo capitano di giustizia e colla nota - d'urgenza - fu portata in Senato, correva il primo di giugno. Essendo giorno di mercoledì, che, al pari del lunedì e del venerdì, era riservato alle cause civili, i segretarj del Senato la misero fra le cause da trattarsi in consiglio il giorno dopo (chè nei giorni di martedì, giovedì e sabato si discutevano esclusivamente le cause criminali). Ed ora giacchè si ha ad assistere allo spettacolo di questo Senato in sessione, di questo Senato che sta vivendo gli ultimi anni della sua vita (e dovremo assistere fra non troppo lungo tempo al suo totale scioglimento); per coloro che non hanno letto la sua storia scritta da Orazio Landi, nè il commentario del Garoni, nè le memorie di don Martino de Colla, nè il Lattuada; o che, anche avendoli letti, non li serbano tutti in memoria, è bene che riassumiamo qui con breviloquenza da telegrafo: che l'origine del Senato di Milano risale al primo duca Giovanni Galeazzo Visconti, quando, nel 1390, ottenne titolo e dignità ducale dall'imperatore Venceslao, non avendo allora che l'appellazione di Consiglio; - che, nel 1499, questo Consiglio ebbe titolo di Senato da Lodovico XII di Francia ed era un Consiglio di diciasette Senatori presieduti dal Gran Cancelliere; che, nel 1522, ritornato Francesco II Sforza in Milano, un nuovo regolamento portò a 27 il numero dei padri coscritti; - che, nel 1527, venuto a pigliar possesso del Ducato di Milano il Borbone in nome di Carlo V, venne sconvolto il regolamento sforzesco, e fu costituito il Senato da un presidente, quattro cavalieri, dodici giureconsulti con sette segretarj, per tramutarsi poscia e stabilirsi nel presidente con quattordici giureconsulti; di modo che al tempo in cui ci troviamo colla nostra storia, il Senato constava del presidente e di quattordici senatori, uno de' quali aveva titolo di senatore reggente o vicepresidente, come decano.
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