Di tal modo l'astuto ottenne di gabbare e la popolazione e la stessa Ferma; chè l'una e l'altra, prese come furono all'amo, lavorarono a tutto suo vantaggio. Ed ecco in qual modo.
Da molto tempo egli erasi accorto del quanto avrebbe guadagnato chi si fosse posto a capo di un vasto contrabbando, mettendo in lizza l'odio che la popolazione avea contro la Ferma; ma un tale assunto, oltre che era pericolosissimo per chicchessia, a lui riusciva impossibile, impegnato com'era colla ferma stessa; perchè necessariamente avrebber dovuto dar nell'occhio le sue pratiche coi capi dei contrabbandieri di confine, detti volgarmente spalloni. Quando pertanto gli parve che il contrabbando poteva servire a far credere al popolo che a prender tabacco frodato si perdurava nella dimostrazione contro i fermieri, e che ciò intanto veniva opportunissimo a far ripigliare un'usanza, che, per puntiglio, potea facilmente andare in dissuetudine, egli lo propose ai capi, a cui il nuovo trovato parve una scoperta mirabile. Il Suardi in tal modo, sotto gli occhi e per volontà degli stessi fermieri, si mise in relazione coi così detti spalloni di confine, relazione che non abbandonò più, anche allorquando, dopo un anno, ogni cosa tornò alla condizione primiera; per il che e da una parte e dall'altra i guadagni fioccarono nella sua cassa.
Mandava inesorabilmente i suoi fanti a sequestrare nei magazzini e nelle botteghe il tabacco e le altre mercanzie di contrabbando; ed era spesso quel tabacco ed eran quelle mercanzie stesse de' cui contrabbandi egli era il manutengolo supremo.
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Ferma Ferma Suardi
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