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      E anche Ada ritornò là, e girato l'occhio intorno e non vedendo nessuno, si fermò e alzò lentamente lo sguardo al balcone poco discosto lasciandovelo riposare a lungo, e quasi dimenticandolo su di esso, assorta in una immobile contemplazione! Oh divino spettacolo della giovinezza, della beltà e della innocenza! Oh spettacolo doloroso della tentazione, che sorge lenta lenta, e inavvertita si associa a così dolci compagne!
      O voi che avete i cuori fatti d'agata, e dal gelo del sangue vi fu reso arcigno e spietato il giudizio, non vogliate abborrire in anticipazione, quasi fosse una figliuola del diavolo, questa leggiadra figura che, senza sua colpa, portò dalla natura strani fervori nel sangue. Costei, credo bene di dirvelo anche a costo di prevenire gli eventi, perchè se avete degli odj a usufruttare, ne scagliate altrove il veleno; costei, pur attraverso a un doloroso tramite di pericoli, è predestinata alla sincera virtù, se la virtù sta nel far violenza a se stessi, e non nel portarne la maschera senza volere il vero bene, anzi senza nemmeno comprenderlo. Questo sia detto senza andare in collera, perchè non veniate a turbarci coi vostri obliqui affanni, o lividi farisei, e coi sospetti di chi non vede che colpa e maledizione in ogni spontanea effervescenza dell'affetto.
      Or continuando, il Suardi uscì sul balcone, e contemporaneamente alla sua comparsa gettò una carta entro alla finestra, dove Ada stava in contemplazione; ed ella, arrossendo, ancora si ritirò, raccogliendo però la carta, nella quale era quel fiore, quel fiore che noi l'abbiam già vista a levare di sotto alla tela del guanciale del suo lettuccio collegiale, ed a fiutarlo, coll'olfatto, diremo, dell'anima.


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





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