Lodi da Voltaire, lodi da Federico di Prussia, lodi da tutte le teste quadre d'Europa. Fin qui va benissimo. Ma gli elefanti canori continuano a contaminare le scene; e tutti gli anni genitori spietati offrono sul bacile, in sacrificio all'arte musicale, la parte migliore de' loro figliuoli... ed io... io son posto nella schiera di coloro che tengono, da quelli che in apparenza lodano l'ingegno, sprezzandolo in fatto, il permesso di garrire a deserto. Del rimanente ho parlato al conte Firmian di quello che tanto vi cuoce, e per consolarvi, vi dirò che qualche cosa si farà, e l'editto verrà in gran parte riformato; e poi c'è qui il consigliere Verri che...
- Io spero, prese la parola il Verri, di poter venir in aiuto dello scherzo serio del nostro pittor Londonio e della vostra giusta indignazione, lord Crall. L'abate Parini, protestando sul gazzettino e contro l'autorità di chi ha fatto l'editto e contro i fermieri che lo usufruttano colla più schifosa interpretazione, sapete che avrebbe raccolto gran lode dai buoni, e basta lì... ma si sarebbe inimicato il governatore, e sarebbe stato perseguitato, Dio sa in che modo, dagli interessati alla Ferma; e il pubblico non ne avrebbe avuto nessun vantaggio. Queste cose, caro mio, bisogna pigliarle blandamente; e poi quando si vuole inoculare ai grandi e ai piccoli, a chi comanda e a chi obbedisce il senso della giustizia e della moralità, sapete che cosa bisogna fare? bisogna far sì che la giustizia e la moralità trovi un posto sul libro mastro del dare e dell'avere, e farle comparire non più austeramente vestite e colle mani vuote, ma addobbate sfarzosamente, e col cornucopia versante dobloni nelle casse dell'erario.
| |
Voltaire Federico Prussia Europa Firmian Verri Verri Londonio Crall Parini Dio Ferma
|