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      .. sconoscente. Dirò che avete ragione, ma per quest'impresa io non mi movo. Mi son dato alla crapula per stordire la testa e far il callo alle bricconate legali....figuratevi se nel giorno stesso che voglio cangiar professione e vita... posso commettere una vilissima scelleraggine... posso ingannare... trafugare una povera ragazza... per metterla nelle mani di chi... domando mille perdoni, ma di chi non è certamente un santo.
      Il Suardi, a queste parole, guatò in prima torvamente il Baroggi, poi fece due o tre passi per la camera concitato e convulso; poi si piantò in faccia al sotto-tenente, pigliandolo per mano colla sinistra, e mettendogli la destra sulla spalla.
      - Tu credi, Giulio, che di questa fanciulla io voglia farmi un giuoco osceno e crudele. T'inganni. Pure mi piaci, e ti voglio bene ancor più di prima, e ammiro il coraggio onde rifiutasti di dar mano a un'azione, perchè temevi fosse per essere scellerata. Ma t'inganni, Giulio. Io ho trentacinque anni... e in parte puoi immaginarti e in parte lo sai, quante e quante donne mi corsero dietro... semidee e semidonne; la lista di Don Giovanni potrebbe parer la polizza del tuo pranzo in confronto. Ebbene... questa è la prima volta ch'io mi sento innamorato, innamorato alla follia, innamorato al punto da compromettere tutta la mia esistenza, e tutta la mia ricchezza accumulata con tanti pericoli e con tanta fatica, per il desiderio che mi tormenta di poter avere in moglie questo angelo del paradiso, che è venuto quaggiù per fare il miracolo di convertire al bene i demonj dell'inferno.


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





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