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      Io non vanto nessuna nobiltà, ma, siamo sinceri, il mio blasone potrebbe sempre essere la coda del diavolo in campo rosso. Eppure, da qualche tempo, io mi sento tutt'altr'uomo... e se questa fanciulla potesse mai diventar mia moglie... certo che il mio avvenire sarebbe la più luminosa ammenda del mio passato. Dunque?...
      - Posso ammirarvi, posso anche compiangervi, ma non posso ubbidirvi... ve l'ho già detto. Sono stanco di fare il servitore d'anticamera nel palazzo dell'iniquità. Io non nego che voi abbiate delle buone intenzioni... ma ingannare, insidiare una fanciulla... perchè, in fin dei conti, voi siete padrone di essere innamorato di lei, ma ella non è poi obbligata a diventar vostra moglie.
      - Quella fanciulla è innamorata di me, come non lo fu mai nessuna delle tante donne e fanciulle che ho conosciute....
      - Quand'è così, andate voi stesso; la vostra presenza farà certo più effetto della mia. Tutto quel che si può fare... è che... indossiate la mia montura, e facciate suonar questa sciabola sul lastrico del convento; giacchè mi sembra che vi prema di non essere riconosciuto... e ciò è troppo naturale.
      - Caro mio, tu hai studiato più di me, ma sei più giovane di me... e sarai sempre men dritto, meno esperto e men ragionevole di me. Sei contento a prestarmi sciabola e montura, e non vuoi prestarmi la mano. Ma giacchè abborri il male, e non vuoi commetterlo credendolo tale, se ritiri la mano devi ritirare anche la sciabola. In conclusione hai paura di esporti per me.
      - Paura? lo sanno i contrabbandieri di confine.


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507