Pagina (560/1507)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      - E in che modo?
      - È presto capito. All'autorità ora è noto che coloro sono Frammassoni. Tu sai che se molti dicevano che la loro esistenza avea per iscopo la propagazione dei lumi e il vantaggio del popolo, altri assicuravano che celavano, sotto questa bella apparenza, fini turpi e disonesti. Or è facile far pendere tutti i sospetti da questa parte. A che sono venuti ad assalirci? per cogliere l'occasione di gettar lo scompiglio in tutti e trafugar due fanciulle. Va benissimo; ciò almeno par assai chiaro. Ma c'è di più; e un sospetto ne genera sempre degli altri. Sappi dunque, che quel lord Crall lo vedevo a galoppar di frequente nelle vicinanze del monastero. Ora ho pensato che potesse essere innamorato di Ada... e ciò è naturalissimo, essendosi egli trovato seco spesse volte nella casa della propria madre. Del resto, che ciò sia o non sia, non importa; basta che sembri, e che l'accusa lanciata contro lui d'aver tese le insidie per farla trafugare, abbia tutte le apparenze della verità... Una nota di tal genere, senza firma di nessuno, sta da qualche ora nelle mani del signor Capitano... Ah! ah! va benissimo... E a te, che ne pare? È bella sì o no? Ma davvero che la fortuna è la mia schiava più devota... e t'assicuro che darei del capo nel muro, quasi incredulo di così strana combinazione! Or che fai tu che stai così serio?
      - La rete è lunga e larga, rispose il Baroggi, e ci siam dentro anche noi... e quella povera mia madre. Ah no, per Dio, che non c'è tanto da ridere.
      - Sta tranquillo, Giulio, te l'ho già detto jeri: il mio blasone è la coda del diavolo in campo rosso.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





Frammassoni Crall Ada Capitano Baroggi Dio Giulio