I servitori, che precedevano coi lampioni i nostri personaggi, furono i primi a dire, ravvisandola a quel chiarore: È la livrea di casa Arese.
- Ahi, disse donna Paola, questo mi è di cattivo augurio. È la contessa.
E in fatti, quando furono al punto da svoltar nel portone, mettendosi in fila, per passare tra la carrozza e il muro di casa Pietra, il lacchè, ritraendo il piede dallo scalino, e cavandosi il cappello a tre punte:
- La signora contessa mia padrona è entrata, ed aspetta da quasi mezz'ora...
- Ahimè... replicò donna Paola... davvero che prevedo disgrazie...
Se il lettore si ricorda, la contessa Arese, dama della croce stellata, priora di molte congregazioni, era la protettrice e conservatrice del collegio di san Filippo Neri.
II
Questa nobil dama, supplicata per lettera, qualche ora prima, dalla reverenda badessa a recarsi al monastero, senza perdere un minuto di tempo, aveva sentito con grande indignazione il gravissimo disordine avvenuto, e con stupore la scomparsa delle due fanciulle educande.
- E l'avea pur avvisata io quella signora donna Paola, esclamò al racconto; l'avea pure avvisata a ritirare la fanciulla dal convento. Ma colei vuol sempre fare a modo suo, e non m'ha dato ascolto, ed ora ecco che cos'è avvenuto.
- Questo può andare per donna Ada, nobilissima contessa, avea risposto la madre badessa, ma chi può spiegare la scomparsa della Crivello, la perla delle educande? Ah, che disonore, che smacco per il convento, nobile contessa, per questo convento che godeva di una così grande e meritata riputazione!
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