.. che la contessa... ma in conclusione fu uno scandalo, uno scandalo inaudito che... e molti infatti dei nobili ed ottimi genitori che misero ad educare le loro fanciulle là dentro... se ne lamentarono e se ne lamentano.
Donna Paola, sprofondata nel doloroso suo pensiero, a tutta prima non aveva prestato orecchio alla contessa Arese; ma arrestata da quella parola scandalo, si scosse e comprese e si mise a guardar fissa la contessa, aspettando attonita la conclusione delle sue parole; se non che non le bastò la pazienza di lasciarla finire, e:
- Che mi tocca di sentire? proruppe; di che scandalo mi parlate, di che lamenti? Vorrei che parlassero a me questi signori padri e queste signore madri che voi mi nominate! Ma dov'è la legge del perdono? ma che nuova dottrina è la vostra, ma chi ve l'insegna? La contessa Clelia è oggi un esemplare di virtù e di scienza. Ella ha provato al mondo che, se si può fallire, ben si può rompere una mala pratica, ed oggi, esponendo altrui il tesoro faticoso de' suoi studi severi, è più utile al mondo che voi tutte colla vostra carità falsa, per la quale vorreste messa alla gogna anche in fasce una creatura innocente perchè... ma che perchè? La fanciulla Ada è la figlia del conte V..., chi può negarlo? voi sole, egregie dame della carità, siete state a far sorgere gli scandali, gettando nel mondo le avventate congetture che la coscienza, l'onestà, la bontà dovrebbero sempre respingere. Ma sta a vedere, contessa, che voi sareste capace di pensare, e anche di volerlo far credere a me, che questa sventura possa essere un indizio dell'ammonizione, della punizione del cielo; perchè tra le altre vostre abitudini avete anche quella di dar ad intendere di essere confederata al cielo in tutto quello che dite e fate, e siete per dire e per fare; così il cielo, al cospetto del povero vulgo ingenuo, ingannato dalle false apparenze, quasi parrebbe complice della cecità, per non dire del pervertimento del vostro giudizio.
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Paola Arese Clelia Ada
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