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      E non posso tacere la voce che ormai circola per Milano... che quei giovani siano entrati in quel sacro asilo per coprire un colpevole intento con un atto coraggioso... Non posso dissimulare essere generale la persuasione che quei giovani fossero appartenenti alla pericolosa e iniqua società dei Liberi-Muratori... Vi fu perfino chi... ma io non voglio credere... vi fu dunque chi mise innanzi a tutti il nome di lord Crall...
      Donna Paola si volse a quelle parole, e un lampo le balenò nel pensiero e un sospetto. Ella, avendo letto in cuore al figlio Guglielmo l'amore per Ada, era la sola che di necessità doveva essere più vicina ad ammettere quell'accusa, ripensando la quale e misurandola in tutta la sua gravezza si trasmutò in viso, ed essendosi sforzata a parlare, non potè.
      Allora corsero diverse parole tra la marchesa Ottoboni, la contessa Arese, il Parini, il Frisi e gli altri. In fine la contessa, avvicinandosi a donna Paola, con accento dignitoso, ma in cui fremeva l'aria del trionfo:
      - Io ho fatto il mio dovere, le disse, se fui sollecita nel venirvi ad avvisare di tutto. Credo che non avrete rancore con me, se ho manifestato le mie opinioni, come io non ho nulla con voi se avete manifestate le vostre. Io vi lascio intanto, pregando il cielo perchè vi dia buoni pensieri e la calma di sostenere un tal colpo.
      - Abbiate i miei ringraziamenti, rispose donna Paola, alzandosi e stringendo sbadata la mano che quella le porse. E la contessa uscì accompagnata dalla marchesa Ottoboni sin sulla soglia della sala.


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





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