Quando la marchesa tornò indietro, donna Paola stava interrogando il Parini se fosse conveniente o no avvisare la contessa Clelia di quella sventura.
- Bisogna scriverle senza perder tempo, rispose il Parini, anzi supplicarla di venir tosto a Milano. Io non m'arrogo, donna Paola, di dar consigli a voi; ma per quanto segnalata sia la vostra prudenza e feconda di consigli la vostra esperienza e operoso il vostro amore, pure è necessario che in tal caso la madre sia qui. L'amor materno serba delle virtù arcane, che talvolta arrivano ad ottenere quel che parrebbe impossibile ad ogni altra volontà intelligente e infervorata. Io ho un presentimento, torno a ripeterlo, che soltanto la madre troverà sua figlia.
- Scrivetele dunque subito, disse donna Paola, ma non spaventatela. Un pretesto... una malattia... che so io?... ma badate di non spaventarla... Povera Clelia!! ed abbassando la voce e facendosi all'orecchio di Parini: - Ed ora, soggiunse, io sono più povera di lei!
Poco tempo dopo, la carrozza venne a prendere la marchesa Ottoboni, a cui donna Paola diede un bacio; anche gli altri partirono; e noi pure usciremo all'aperto.
III
La calunnia è un tema inesauribile, press'a poco come quello dell'amore. Si credeva che essa, dopo essere stata svergognata nell'ideale di don Basilio, e messa in musica da Rossini, avrebbe cessato di somministrar nuovi concetti al filosofo ed all'artista. Ma siccome gli uomini, se appena appena si elevano di tanto, quanto basta a destare invidia, ne hanno sentito nelle reni il coltello traditore, così, anche dopo il fa diesis che Rossini applicò al colpo di cannone, vi si fecero intorno degli studj, i quali se non valgono ad esprimere con novità il concetto generale della calunnia, ne mostrano però sempre qualche nuovo carattere speciale e peregrino degno sempre di un paragrafo in un trattato di patologia sulla natura intellettuale e morale degli uomini.
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