- Davvero?... cosa significa davvero?... Ha prodotte testimonianze il conte?
- No.
- Dunque?
- I testimonj furono interrogati capziosamente...
- Cioè?
- Cioè... cioè... S'ha proprio a dir tutto?
- Se ci dobbiamo intendere!
- Dunque le dirò, che la formola dell'interrogatorio fu regolata in modo da voler manifestamente giovare alla contessa...
- Chi lo ha detto a lei?
- Dal processo verbale appare che i testimonj non dovettero rispondere che a questa semplice domanda: È vero che il conte si presentò in Venezia alla casa della contessa? e i testimoni, naturalmente, anche senza pericolo di dire il falso, hanno risposto di sì... e su questo «sì» venne innalzato tutto l'edificio della ragione della contessa e del torto del conte. Ed ecco come si fa a dar di gambetto alla giustizia... E fu donna Paola a subornare i giudici; ella che li invitava a pranzo e li regalava, e...
- E perchè doveva far tutto questo, se anche senza le visite del conte alla casa della contessa in Venezia la pratica del foro lo dichiarava padre della nata... e per conseguenza...
- Che conseguenza?...
- Una bellissima conseguenza, ed è questa, che la figlia della contessa sarà un giorno una delle più ricche dame della città.
- Ah... qui ci siamo e qui lo volevo! gridò allora il maggiordomo Baserga con un impeto che tradiva la sua natura chiusa, subdola e circospetta.
- Ecco perchè donna Paola s'interessò tanto in questa faccenda... La cosa che più di tutto premeva a quella donna era, che la figliuola della contessa potesse recare una pinguissima dote al futuro marito.
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Venezia Paola Venezia Baserga Paola
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