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      Ma infine, caldo di sdegno, si piantò nel mezzo del caffè, e:
      - Caro signore, esclamò, permettetemi di dirvi che io non credo nulla di tutto quanto avete raccontato. Ci vuol altro che qualche chiacchiera sciocca della servitù ignorante per martellare così su due piedi una riputazione di cinquant'anni. Eppoi, come farete a spiegare il modo con cui lord Crall in quel serra serra avrà potuto trafugare o far trafugar la fanciulla tutt'altro che disposta, come voi stesso avete detto ad uscir dal monastero? E concesso pure che tutto fosse stato concertato per fare il colpo con sicurezza, come c'entrarono i commissarj e le guardie della Ferma? Pretendereste forse che, per fare un favore a donna Paola e al figlio di lei, abbian voluto aver la compiacenza di farsi pestare e ferire ed uccidere dagli assalitori amici di lord Crall?... Abbiate dunque la bontà di ponderare un po' meglio la storiella... e vedrete che tosto si risolverà in una favoletta alquanto scipita, se volete, ma molto maligna.
      - Io ho raccontato quello che so.... quello che non so... non posso nè dire nè spiegare.
      - Ma io spiego benissimo quel che a voi sembra intricato e oscuro, soggiunse allora il facente funzione di presidente. Dal momento che lord Crall e donna Paola avevano stabilito di fare il colpo, a spingere le guardie in convento bastava, com'è chiarissimo, una denuncia segreta all'amministrazione del tabacco, a carico delle signore monache... Dunque..
      - Va adagio coi dunque... e piuttosto pensa alle conseguenze.


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





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