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      Povera Ada, te felice se la sorte ti avesse fatto dono delle qualità minerali di un Inglese in ritiro sul lago di Como!... Ma quanto eri diversa! e quanto la tua triste condizione doveva farti parere insopportabile quella sempre uguale solitudine, quelle scene ognora le stesse, quel cielo sempre riflesso da quel lago, quel guizzasole ognor ripetuto dall'increspare dell'onde, quelle barche e quelle vele andanti e ritornanti alla lontana, quella silenziosa natura, quelle voci di uomini così rare, remote e sonanti a lunghi intervalli! - Allora l'incessante cicaleccio delle sue colleghe, persino le gutturali sgridate delle suore maestre le ritornavano in memoria, gradite e desiderate in confronto! e nella solitudine, d'accosto al trasporto che le cresceva in petto per quegli che l'aveva ridotta in quel luogo, sorgeva un desolante sospetto... La Baroggi aveva nominato il Suardi; quel nome non era giunto nuovo alla Crivello, che nella casa paterna aveva sentito a parlare di esso, e però nelle sue assidue esortazioni per distogliere Ada dall'affetto colpevole, si valse di quanto sapeva onde salutarmente sgomentarla.
     
     
      VII
     
      L'amore talora è più funesto dell'antipatia e dell'odio; ci pare di averlo detto un'altra volta, sebbene in diverso modo. Egli è per questo che, in quella medesima occasione, da bravi conseguenzarj, abbiam tosto soggiunto che l'imperfezione del corpo reca spesso assai più vantaggio che la più completa bellezza. Una gemma preziosa che brilli in dito a un galantuomo, una catena d'oro che sfolgoreggi tra il nero di un gilet di velluto e il bianco di una camicia di batista rendono pericolosissimo il passeggiare ne' vicoli dopo la mezzanotte.


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





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