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      La cosa è chiara, per la sicurezza del passeggio notturno, benedetta la giacchetta di fustagno e il cappello a larghe falde. Non ci ricorda in qual libro, ma certo abbiam letto in un libro, che un uomo di spirito, tediato delle querele di un bellissimo giovine, vittima della gelosia delle donne, - Fa che t'assalga il vaiuolo, gli disse, e t'imprima nel viso a centinaja i segni del suo passaggio, e sarai felice! - Quantunque un tal rimedio possa parere troppo eroico, e troppo paradossale il nostro esordio, il fatto è intanto che quelle due fanciulle, donna Giacoma e donna Ada, nacquero per appoggiare la nostra opinione.
      Donna Giacoma, fin dalla prima infanzia meno accarezzata delle fanciulle che recavan nell'aspetto una bellezza regolare e i vezzi a lei negati dalla natura, e però meno viziata da' parenti, quando passò in convento per esservi educata, non sentì come le altre e come Ada in ispecie il crudo passaggio dalle amorevolezze casalinghe alla severità del contegno delle maestre del monastero; anzi tenendosi più tranquilla per non sentire il bisogno di rivoltarsi impaziente contro una vita nuova, le parve di trovare in convento una cortesia, una mitezza, una dolcezza che prima non aveva mai provato. Fornita di molto ingegno, lo aveva adoperato per mostrarsi grata a quelle premure, approfittando più che le compagne dell'insegnamento che le veniva dato; fornita di grande bontà e di una gentilezza squisita di spirito, sapeva all'uopo placare colle sue preghiere la madre superiora e le suore inclementi verso le più riottose alunne.


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





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