Donna Paola poi, tanta era l'emancipazione della sua mente e de' suoi generosi principj, emancipazione che raggiungeva un ideale quasi non valutabile nemmeno dagli intelletti più indipendenti del tempo, un ideale che talvolta pareva persino trascendere all'intemperanza, opponeva alle parole dell'avvocato e al ribrezzo della contessa queste ed altre considerazioni:
- Voi dite, avvocato, essere così manifesti nel Suardi gli effetti della vertigine della passione, che tutto induce a persuadervi essere venuto il momento di coglierlo, per la ragione che non sembra più in possesso de' suoi naturali mezzi di difesa...
- Certamente, donna Paola, Sansone fu potuto mettere in ceppi dall'astuzia, quando gli cadde la chioma.
- Ma ciò mi ripugna, e tanto più che il Suardi si è come confidato in noi. Le ultime sue parole erano d'uomo che è così penetrato dall'amore, che a questo sembra posporre ogni altra cosa; che per questo parrebbe quasi essersi operata in lui una completa trasformazione morale. Egli è ricco, le ultime sue largizioni ai danneggiati per l'incendio del borgo san Gottardo accusano esservi in lui qualche sentimento generoso. Se un amore sincero, legittimamente appagato, potesse mai tradurre a benefizio degli uomini quelle sue qualità particolari per cui una volta potè loro riuscire dannosissimo; non provate voi, avvocato, una certa titubanza nell'assalirlo in questo momento appunto? Troncare e distruggere un frutto che può essere buono non per altro motivo che perchè nasce da un albero che in addietro ne diede di cattivi, non mi parrebbe, scusate, nè sapienza nè giustizia.
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