Oh se ci fosse l'arte di tirarlo qui... che bella cosa! tutto quello che par finito scommetto che rincomincerebbe da capo. E per noi che non abbiam nulla a fare sarebbe una risorsa. Tornare al prologo quando si crede che manchi poco a calare il sipario!
E chi parlava avrebbe continuato, ma le sue parole non essendo state raccolte da alcuno, caddero naturalmente in terra, e i compagnoni, rimessisi a sedere, passarono ad altro; onde noi non avremmo altro obbligo di lasciarli in compagnia delle loro bottiglie e della loro allegria, e dopo aver girato un altro sguardo alla piazza al Duomo in costruzione, alla sua facciata di cui non sorgevano che le porte del Pellegrini, stupende in sè stesse, ma che, per aver voluto contraddire ad Orazio, riuscirono ad essere la Prima e sola cagion d'ogni sventura; - ai due piloni del Buzzi, quelli del secondo progetto; alle traccie, diremo così, sbozzate degli errori futuri; dopo aver data un'occhiata all'architettura gotica e poderosa del palazzo ducale, un'occhiata tenera perchè non la vedremo più, chè il Piermarini sarà incaricato di scopare via la facciata, il nostro obbligo or sarebbe di tener dietro alla contessa e alla contessina, ma un discorso curioso ci trattiene ancora in piazza.
- Che bella cosa (saltò su a dir uno, che non s'era mai mosso da sedere, e tutto assorto nella contemplazione della scena che gli si spiegava dinanzi, non s'era nemmen lasciato tentare dalla curiosità di veder dappresso la contessa e la sua figliuola); che bella cosa, disse, se invece di questa miseria di piazza, chi ha pensato a far sorgere questa montagna lavorata, avesse anche provveduto a distenderle intorno uno spazio conveniente, decorato di edifizi, degni della città!... in una notte come questa imaginatevi che magnifico effetto farebbe.
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