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      Avendo potuto stringersi in amicizia col colonnello Landrieux per mezzo del capitano Baroggi, volontieri aveva fatto parte della congregazione, perchè, col conoscere per disteso i piani degli avversarj, egli avrebbe potuto governare più sicuramente i proprj. Ma dopo ciò per lui sarebbe stato meglio che la congregazione bonapartista non potesse dare effetto ai suoi maneggi; per la qual cosa sarebbe stato necessario che chi ne aveva la direzione principale, all'insaputa dei colleghi, virasse di bordo e cangiasse strada. Il colonnello Landrieux era stato introduttore al Suardi per gli appalti dell'esercito, e però aveva avuto dal Suardi stesso il suo lauto boccone da mangiare.
      Quel colonnello non era più dunque nè trasparente nè liscio come uno specchio, bensì presentava delle scabrosità, alle quali un uomo abile poteva attaccarsi.
      Un'altra qualità distingueva quel colonnello, qualità che poteva riuscire eccellente nelle mani del Galantino. Esso era un giuocatore disperato. Bensì, per essere piuttosto valente e fortunato, non esibiva sempre quegli angosciosi alti e bassi che offrono il cuore insanguinato agli avoltoj di professione. Il Galantino si ricordò pertanto del passato, e rammentatasi la propria abilità, risolse di tenerla in pronto per il bisogno.
      Improvvisato così a mezzo un progetto, il Suardi ascese lentamente lo scalone, e quando fu alla porta dell'appartamento del colonnello, s'incontrò negli altri soci della congregazione segreta, che uscivano in quel punto.
      - Troppo tardi, cittadino Suardi.


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





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