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      Però, seguendo le parole del colonnello:
      - Se la cosa è così, disse, allora bisogna essere pietosi, il mio bel capitano, e tentar di placare la bella contessa, e introdurre da lei monsieur Chapier.
      - Perchè no? disse il giovine Geremia; e così sbadatamente rispondendo, si calcò l'elmo in testa, e mosse per uscire.
      - Va dunque entr'oggi da colei, gli replicò il Suardi, e fa in modo che lo Chapier sia introdotto in quella casa. Certo che ci divertiremo.
      Intanto che il capitano partiva, il colonnello Landrieux disse al Suardi:
      - Voi volete che quell'istrice d'intendente, oltre alla ferita della contessa, riceva qualche colpo anche dallo squadrone del capitano.
      - Oh! soggiunse ghignando il Suardi, non ne avrei nessun dispiacere. Ed ora parliamo dei nostri affari, colonnello.
      Ma intanto che que' due parlano, pensiamo che or ora entrò in scena un personaggio nuovo, anzi più d'un personaggio; e coi nuovi personaggi, nuovi annunzj di curiose combinazioni. - Prima una congiura; poi una contro-congiura; poi un amore non platonico subodorato; poi la minaccia di qualche duello che faccia chiasso; poi il Galantino che va tentando successivamente varj uomini, per ottenere, almeno pare, di farli lavorare tutti in una evoluzione grandiosa. - Davvero che, mettendoci nei panni dei lettori, ci par di camminare colla benda agli occhi, tenuti a mano da gente maliziosa; ma possiamo anche assicurare, che è vicinissimo il momento che lor si toglierà il fazzoletto, e vedranno chiarissimamente dove si trovano.


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





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