C'è una condizione però da osservare (di questo almeno ci assicurano gli esperti), ed è che bisogna guardar bene di perdere l'equilibrio nel governo di codesti amori. Se un giorno solo, di quei tre o quattro affetti che si hanno nella propria giurisdizione, uno sorge più alto degli altri e, senz'avvedercene, ci lasciamo andare a star con lui in troppo lunga domestichezza, allora, correndo esso il pericolo di diventar solitario, può tramutarsi in quell'amore acuto al quale è più conveniente un posto in un trattato di patologia. Ciò premesso veniamo ai fatti. Il capitano Geremia Baroggi avendo ventitrè anni, ed essendo, come fu notato, bellissimo, e per di più esercitando una professione che allora era di ultima moda, e appartenendo alla cavalleria, e perciò avendo il diritto di portar gli speroni, era appunto nella opportunità di poter manovrare la sua mezza dozzina d'amori senza turbarsi, come una volta l'incomparabile Cocchi della compagnia Guerra guidava imperterrito la sua mezza dozzina di cavalli bianchi a dorso nudo. Non so per che cosa, ma, a parte anche la giovinezza e la beltà e gli altri fascini, gli speroni hanno un potere irresistibile sui nervi delle donne, tanto maritate che zitelle. È un fatto provatissimo che, a parità di circostanze, un ufficiale di fanteria passerà ai secondi posti e andrà soggetto a delle mortificazioni inaspettate, se appena balzerà fuori a mettersi in suo confronto un ufficiale di cavalleria. Il suono dell'arpa era indicatissimo una volta perchè i giovinetti si trovassero bell'e innamorati, senza vedere nè la faccia nè le mani della bella incognita; ma anche il suono semplice e puro degli speroni bastò più d'una volta a far risolvere dei cuori femminili a battere a favore di un ignoto che a caso passasse sotto le finestre cogli stivali tintinnanti.
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Geremia Baroggi Cocchi Guerra
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