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      E così non fosse andata! I consigli dei vecchi, più che non si crede, vogliono essere ascoltati. Come dicemmo adunque, e per il suo talento drammatico, e per le sue qualità plastiche, donna Paolina fece un tal furore (non possiamo sostituire altre parole a questo motto convenzionale), che diventò l'idolo della platea. Allorchè poi, negli intermezzi, ella discendeva nell'anticamera del palco scenico a ricevere i complimenti delle mammine, i cavalieri serventi, tanto militari che borghesi, si affollavano intorno ad essa per poter vederla da vicino.
      Non occorre che qui ci diffondiamo in minuti particolari per mostrare come donna Paolina, allieva emerita, e le altre fanciulle adolescenti, ancora convitte e prigioniere, potessero discendere nelle anticamere della sala che serviva di platea e ne' corridoj dove la folla si stipava, e scivolassero così di contrabbando anche nel giardino. Chi ha avuto pratica di collegi e conservatorj dove il pubblico può penetrare, e dove l'adolescenza, tenuta in soggezione con ferule più o meno indulgenti, aspira impaziente, e talvolta rivoluzionaria, alla libertà, sa benissimo in che modo avviene quel che non dee avvenire, e come spesso anche l'oculatezza la più insistente è sopraffatta dalla malizia giovanile che, come un fluido imponderabile, sguiscia e fugge e va dappertutto. Nei principj del marzo di quell'anno 1797, soffiando i venti che una volta annunziavano la primavera, e che oggi, non sappiamo perchè, si son come involati dalle nostre spiagge, quelle fanciulle che sentivano la primavera anche di gennajo, per mille ragioni, si godevano a recarsi di soppiatto nel giardino.


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





Paolina Paolina