Pagina (845/1507)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      ) avevano mostrato a più segni di volere ciò ch'ei proponeva; che il fatto stesso dell'avere essa un completo abito militare e della medesima arma in cui egli serviva, era un indizio manifesto, che la fortuna voleva in tutti i modi agevolar la via della fuga. La fanciulla non avea risposto a tali parole; ma nel cuor suo prese fermissima risoluzione di seguirlo in ogni modo, per quanto serie ne potessero essere le conseguenze. Anzi, nei giorni consecutivi, se il capitano Baroggi fu assalito più e più volte da mille dubbj e paure, ella non ebbe mai in mente altro pensiero che quello di mettere quandochesia in esecuzione quel partito disperato.
      Verso la metà di marzo eran venuti di Francia nuovi battaglioni e molta cavalleria, la quale, dovendo partire da un giorno all'altro, fu messa a serenare nei giardini pubblici, come praticarono e prima e dopo e sempre quasi tutte le truppe venute qui in momenti burrascosi, per passare altrove. Il capitano Baroggi, per le incombenze portate dalla sua condizione d'ajutante del colonnello Landrieux dello stato maggiore di cavalleria, due o tre volte al giorno recavasi ai giardini, nel breve periodo che il nuovo reggimento dragoni stanziò a Milano. Passando lungo il naviglio, vedeva due o tre volte al giorno la fanciulla che stando continuamente alla vedetta e quasi indovinando l'ora e il punto, usciva in giardino quando occorreva, spingendosi sino ad una ringhieretta mascherata di carpini, la quale si protendeva molto sul naviglio, e però non era a molta distanza dalla sponda opposta.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





Baroggi Francia Baroggi Landrieux Milano