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      Che il Baroggi fosse divenuto tale da pochi giorni, era la certezza di quegli astanti, e fu il motivo onde tutti, per un moto macchinale, si ritrassero non senza bestemmiarlo in segreto. Spessissime volte capita che, in circostanze consimili, quando il favorito vien scelto da una bella signora, tutti gli adoratori che hanno inoltrato il loro ricorso e che hanno vissuto in isperanza per qualche tempo, dileguano in massa, come le rondini in autunno. Ora questo fatto non si verificò nel caso del nostro Baroggi, perchè tutti sapevano che fra pochi giorni esso, volere o non volere, avrebbe dovuto andarsene al campo, e che probabilmente poteva essere portato via da una cannonata. Per quanto quegli adoratori fossero in fondo giovani non perversi, tuttavia, siccome erano giovani e pretendenti, non potevano veder di buon occhio chi avea tali qualità da costringerli, sul loro terreno, a una perpetua ritirata. Paganini era l'idolo del pubblico, ma non dei suonatori di violino. La Malibran, quando morì, fece piangere in palese, ma ridere in segreto tutte le prime donne assolute che viaggiavano colla carrozza propria. La speranza adunque che quel Ganimede stivalato potesse essere involato al mondo da una palla micidiale, senza ricorrere nè all'aquila, nè a Giove, fece sì che i signori, i quali allargarono il cerchio de' sedili allorchè comparve il Baroggi, non solo non avessero abbandonata la casa, ma accogliessero anche con sorrisi e complimenti il bel capitano. In quanto alla contessa A..., non ostante che, per la qualità speciale del suo sangue, si trovasse benissimo tra tanti bei giovinotti traspiranti desiderio e ardore, non potè a meno di scuotersi tutta nel sentire la voce e nel veder quella per lei tanto attraente figura del Baroggi.


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





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