- Cara contessina Ada, ricomponete i vostri spiriti; e preparatevi a sentire nel cognome che vi pronuncierò qualche cosa che pare annunciare una volontà espressa della Provvidenza.
- Ma chi è dunque?
- È il figlio del Baroggi.
- Del Baroggi? e donna Ada fece un viso e un gesto in cui appariva disgusto e ribrezzo.
Lorenzo Bruni disse tra sè: Cominciamo male.
- Quel Baroggi, soggiunse poi, non era che una guardia di finanza, lo so; e visse povero come Giobbe. Ma in tutto questo non v'è nulla per cui debba arrossire nè il morto nè il vivo. - In quanto al suo figlio, è un nobile e valoroso soldato. - A soli 24 anni è già capitano dei dragoni. Tra pochi anni può essere colonnello, può essere generale. Nei tempi avventurosi e grandi in cui viviamo, e in cui pur contento io trascino la mia vecchia età, codesta professione di chi cerca e trova la gloria sui campi di battaglia, è la più generosa, è la più nobile di tutte. Il vostro marito chi è? Il giorno meno sciagurato della sua vita, e che forse gli varrà qualche indulgenza, fu quel solo in cui sotto il titolo di capitano andò a nascondere quello di conte.
Donna Ada si riscosse tutta a queste parole, e non disse nulla.
Parlò per lei la contessa Clelia:
- Voi, caro Lorenzo, avete nominato il conte mio genero; ma avete precisamente nominato l'unico ostacolo a quanto avete proposto... Voi sapete al par di me, al pari di questa povera disgraziata, l'indole violenta di quell'uomo. - Se mai venisse a sapere d'un simile matrimonio... da Parigi o dal Reno dove ora si trova, piomberebbe qui come una saetta a metterci tutti sossopra.
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