La contessina Ada adombrava un'epoca di transizione emersa dal connubio del patriziato e della plebe. Il capitano Baroggi, la forza delle armi e l'incanto della gioventù, che esercita un potere irresistibile su tutto quello che avvicina. La fanciulla, inginocchiata e sorridente sulle lagrime, gli effetti ultimi della legge d'amore che toglie gli ostacoli posti tra stato e stato dalla prepotenza o dall'ambizione.
Ora, lasciando l'allegoria, allorquando quella specie di gruppo plastico di figure variamente atteggiate si sciolse e si scompose, Lorenzo Bruni avviò un discorso per ravvicinare il capitano Baroggi alla contessa Clelia e a donna Ada; la bellezza del giovane e quella tinta d'ingenua onestà che gli colorava il volto, resero efficacissime le parole del vecchio; e donna Ada, intenerita dalle lagrime e dalle preghiere della figliuola, proruppe finalmente in queste parole che sciolsero ogni viluppo:
- Ebbene, se il destino vuole che ciò sia fatto, si faccia.
Alle quali parole la contessa Clelia lanciò alla figlia un'occhiata severa, ma non osò parlare.
- Allora, conchiuse il vecchio Lorenzo, lasciate a me e a mio figlio la cura di tutto il resto... per una vera provvidenza del Cielo, al conte vostro marito non fu levata l'interdizione; così non ha nè il diritto, nè l'obbligo di dare o di togliere il suo assenso; per un'altra provvidenza, in virtù della nuova legge che decreta essere il matrimonio un contratto civile, quello che si dee fare lo si può fare prestissimo, e senza tante lungaggini e cerimonie, e prima che il capitano parta pel campo.
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