Le prime sassate nei vetri, anche allora che si vuol fare una dimostrazione legittima, son pur sempre gettate dalla canaglia inferocita. E il conte, ad onta di tutte le sue pessime qualità, pur serbava in fondo in fondo all'animo qualche cosa di generoso; soltanto ce ne voleva a farlo balzar fuori. - E qui metto codesta osservazione, a mitigare in parte il giudizio severissimo che ho dato più addietro di quest'uomo; ma dico il vero, che quella furiosa scrollata data da lui al bavero inargentato del conte Mellerio m'ha disposto all'indulgenza.
«Il giorno dopo, il barigello della Pretura con una mano di guardie urbane fu alla casa S... per condurre seco il padrone. - Ma questo, in fretta e in furia, messo in sull'avviso non si sa da chi, era partito la notte; nè d'allora in poi non fu mai più veduto a Milano; nè, dopo una sola lettera che da Parigi scrisse alla contessa sua moglie, nella quale, com'ella più e più volte mi raccontò piangendo dirottamente, le raccomandava di dare un bacio alla piccola Paolina, non scrisse mai più alla famiglia; nè mai più per sua parte giunsero notizie di lui in patria.»
Qui finisce la seconda parte della relazione lasciataci dal signor Giocondo Bruni.
Ed ora dovremmo tornare indietro, ovverosia andare avanti, e risalire in casa S..., e collocarci, come il vecchio Simeone, tra il capitano Baroggi e donna Paolina per metter l'anello in dito alla sposina e congiungere le due mani. Ma il genio della storia e della rivoluzione ci sollecita e c'invita ad un teatro più grande che non è Milano; in mezzo a scene più solenni; e tanto più che su quel teatro e tra quelle scene ritroveremo ancora i nostri personaggi, e per la prima volta finalmente ci si presenterà la strana figura del conte Achille.
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