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      E si può asserire che Bonaparte favorì questa destinazione, desiderando per quelle ragioni che son facili a comprendere che non mancassero italiani a far parte della spedizione di Roma.
      Il lettore vedrà in appresso come un tal fatto, il quale nel cumulo de' pubblici avvenimenti non era tale da lasciar gran traccia di sè, fosse destinato ad essere occasione di tremende sventure domestiche.
      Or, ritornando al governo di Roma, giova che il lettore si rammenti come, ancorchè Berthier non avesse ammessi a colloquio i messaggieri da quel governo mandatigli incontro, e ad Ancona avesse promulgato un bando, in cui aveva minacciate cose terribili, pure il pontefice erasi lusingato che il generale francese, pago di ottenere una compensazione pei tragici fatti di Bassville e Duphot, non sarebbe entrato in Roma altrimenti; e come per ciò sia stato tanto più grande lo stupore, lo sgomento e l'ira di lui, quando seppe che, contemporaneamente all'intimazione data al presidio romano di abbandonare Castel Sant'Angelo e all'occupazione fatta dalle armi repubblicane dei bastioni di quel forte, il resto delle truppe era entrato in città.
      A questo punto dell'occupazione di Roma cominciano le declamazioni furibonde di quasi tutti gli storici che narrarono quel periodo caratteristico e famoso con intenzioni partigiane.
      Il Botta, pur tanto avverso al governo pontificale, e che nella sua continuazione della storia di Guicciardini, quando parla delle nequizie di qualche papa, ha la cura assidua di far campeggiare il predicato di Padre Santo, a titolo di scherno e a significazione efficace di idee, perchè alla mente del lettore risalti crudamente la scandalosa antitesi tra la parola e la cosa; a questo punto par cangiare a un tratto opinioni e convinzioni; par diventare a un tratto e papista e bigotto, e cieco, e smemorato; e si compiace a sfoggiare indignazione pietosa, e si ferma con insistenza d'autore tragico e d'artista che vuol fare effetto, sulla tarda età, sul venerabile aspetto, sulla inferma salute di Pio VI; e prorompe furiosamente perchè alcuni dei cardinali, i quali avean sempre sostenuto dei loro obliqui consigli l'obliqua ragione di quel papa, e all'uopo eransi fatti provocatori di popolari ferocie e di eccidj, sieno stati messi sotto vigile custodia dalle armi repubblicane.


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





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