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      Balteus en gemmis, en illita porticus auro, etc.
     
      e al sommo della cavea un portico tutto a colonne, e statue di marmo bianco, e di porfido, e di verde antico, e di bronzo dorato, disposte sparsamente lungo i baltei; e vasi e tripodi diffondenti odori di essenze bruciate;... davvero che la mente calma si rifiuterebbe a dar fede al volo della fantasia, se i poderosi avanzi non fossero un documento fedele per le indagini dell'arte e della scienza.
      Ma lasciando la fantasia e gli splendori antichi per venire agli avanzi presenti, è certo che torna assai più difficile descriver questi che quelli; perchè l'arte completa ha misure e contorni e linee e forme determinate; mentre i disastri del tempo, e della barbarie, e degli smantellamenti, e dei cataclismi lasciano un tal disordine caotico, che s'invola ad ogni descrizione precisa.
      Al tempo in cui nel Colosseo si rappresentò La morte di Cesare di Voltaire, il disordine era ancora maggiore. In molti spazj interni, dove le cavee e le gradinate eran cadute nella massima rovina, i monaci, custodi dell'edificio, avevano coltivato e broli e giardini, e innalzate capannuccie e pagliaj. Se non che tutti questi ingombri, che parevan voler nascondere l'origine e la destinazione dell'anfiteatro, vennero fatti scomparire dall'appaltatore dello spettacolo. Così furon poste gradinate di legno dove quelle di sasso non eran più servibili in verun modo; così con drappi e sostegni e pulvinari si resero ancora praticabili le gradinate più basse del lato dell'edificio men rovinato.


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





Colosseo Cesare Voltaire