Pagina (996/1507)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Modo assurdo di ragionare, che è invalso nei padri, nelle madri, negli zii e nei tutori, onde s'affannano a provocare nel presente un dolore fortissimo e inevitabile, per stornare dei dolori futuri ipotetici, che forse non nasceranno mai, e che non vivono se non nell'immaginazione di quanti abusano dell'autorità che la legge umana loro ha accordato. Ma il fatto è tale, e per ora non c'è rimedio.
      E la contessa si appose nelle sue speranze, chè l'accidente preparò infatti l'occasione di prolungare di più quel matrimonio.
      Siccome eran tempi di guerra, venne al capitano Baroggi l'ordine improvviso di partire col reggimento entro ventiquattr'ore per Piacenza. Oh Dio! che colpo orrendo fu quello per la fanciulla, che colpo per il Baroggi, quantunque se l'aspettasse.
      Quel distacco sembrò loro non una sospensione più o meno lunga dei loro desiderj, ma un colpo di scure, una condanna di morte; e si tennero perduti, perduti irremissibilmente. Chi considera codesti affanni nella calma di un'anima indifferente, può riderne e crollare il capo di pietà sprezzante, ma chi soffre e si tormenta, non per questo cessa di soffrire e di tormentarsi. Il mondo ha pattuito di sentir compassione e di attestarla perfino in pubblico, anche fingendo, se uno è assalito da una fiera malattia corporale; ma le malattie dell'animo, il mondo ha stabilito di pigliarle in canzone; a meno che la portantina dell'infermiere non venga a trasportare al desolato manicomio chi ha smarrita la ragione spaventata dal peso insopportabile della sventura.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





Baroggi Piacenza Dio Baroggi