Ma che nacque da ciò? Nacque che il Baroggi, per molti e molti giorni aspettando lettere indarno, colla immaginazione inesausta dell'amore che, non pago de' suoi naturali affanni, inventa sciagure e miserie che non ci sono e fantastica sospetti d'ogni sorta, si mise in testa che donna Paolina, in quel breve lasso di tempo, si fosse cangiata a suo riguardo. Già qualcuno che praticava in casa V..., ed altri che conoscevan lui e la famiglia, avevangli sussurrato all'orecchio qualche amoretto che la fanciulla aveva avuto fin da quando trovavasi in collegio; gli avevan nominato qualche giovane patrizio, che, nelle vacanze autunnali, trovandosi a villeggiare sul Lario, s'era inteso con lei molto bene, onde eran corse lettere, e si erano ricambiati saluti e sospiri e addii.
Qualcuno pretese persino d'essere stato testimonio accidentale di colloquj furtivi, e d'aver visto la fanciulla a notte alta uscire clandestinamente sull'aereo terrazzo ad aspettar l'amante. Avevano esagerato l'indole troppo espansiva e tumultuosa della fanciulla, e i bollori del suo sangue adolescente, più forti di quello che comportasse l'età e l'educazione casalinga. Avean gettato sospetti di una eccessiva volubilità, per cui la fanciulla potè avere molti amanti in poco tempo. Il bel mondo, insomma, com'è suo costume, non avendo a far altro, si dilettò anche allora, come sempre, a passare il tempo lacerando, senza darsene per inteso, quella giovinetta riputazione; come una mano villana, quasi senza saperlo, va sfogliando una rosa appena sbocciata.
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Baroggi Paolina Lario
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