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      Nell'istante che quei raggi brillano, la giovinezza inesperta e ardente può mostrare per essi delle tendenze affettuose; e allora chi ha avuto la disgrazia di non saper stare sul proprio, se pure riesce a sentir rinnovate per un momento le gioje degli anni giovanili, può anche, quando non sia uno stordito, contare sulla certezza di essere in brevissimo tempo abbandonato e soppiantato. Il conte Achille S... si trovava nel colmo di tutte le condizioni suaccennate; e per disgrazia aveva anche l'ultima, di non essere uno stordito, e di essere espertissimo della vita. Sapeva di aver passata la gioventù; sapeva che, tutt'al più, poteva far l'effetto di un fuoco d'artifizio; ma conoscendo di possedere ancora dei bei momenti, per usare una frase da teatro, cercava le tentazioni, e si adagiava in quelle, e amava illudersi.
      D'indole irritabilissima e bisbetica fin dalla prima giovinezza, ossia fin da quel tempo che tutto gli andava a gonfie vele, quei caratteri gli si inviperirono durante la sua più matura virilità, e tra le cause di ciò vi fu appunto quella particolare condizione in cui venne a trovarsi ad onta della sua vita distratta in molte occupazioni e specialmente nelle cure della milizia e della guerra, la quale era in lui una vera passione. Lusingato ancora dalle donne perchè gli rimanevano delle qualità attraenti e brillanti, egli sentendosi del sangue e della foga giovanile, si lasciava attirare nel loro vortice; ma poi, pensando ai proprj anni e alla distanza che intercedeva tra l'età e l'impeto del sentimento, non si fidava della sorte che gli era pur sempre cortese di lusinghiere avventure, e viveva continuamente in timore del domani e sempre iracondo e geloso.


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





Achille S