Pagina (1046/1507)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Da porta Pinciana dovendo attraversar tutta Roma per andare a porta S. Sebastiano, e poi percorrere quasi due miglia e mezzo della via Appia per recarsi al sepolcro di Cecilia Metella, il viaggio durò qualche tempo. Il capitano Baroggi, ad ostentare indifferenza, la quale nelle ore che precedono un duello è comandata dalla consuetudine e dalla prammatica, per quanto le più legittime apprensioni debbano travagliare un animo giusto e non spensierato, s'intrattenne con gran disinvoltura, lungo il cammino, delle rovine di Roma; del come, in poco tempo, dovendo essa diventare la capitale d'Italia, la popolazione avrebbe potuto ascendere facilmente a cinquecento, a seicento mila anime, e tutta la parte desolata dell'eterna città, che dal suo centro per più di due miglia si prolunga fino alla porta Appia, avrebbe potuto empirsi di grandiose abitazioni. Fuori di porta, poi, considerò poeticamente e storicamente, come sullo stesso acciottolato su cui rumoreggiava la carrozza in cui esso trovavasi, avevano già rotolato i carri degli antichi Romani, e le bighe e le quadrighe trionfali di Cesare e di Pompeo; e, dimenticandosi per poco della propria condizione, fece voti che la grandezza futura di Roma e dell'Italia potesse divenir tale, che a poco a poco dovesse poi scemare il culto idolatra che si aveva per ogni minima pietra infranta del suo passato. Di tal modo esso giunse a distrarre e a dissimulare l'intima preoccupazione. Ma non potè fare altrettanto donna Paolina; sola nella propria carrozza, dalla campagna solitaria che le si stendeva dintorno, e dai ruderi e dai cippi e dagli avelli infranti, che ad ineguali intervalli profilano la vetusta via, non le derivavano che tetre sensazioni che sempre più l'accasciavano; oltredichè l'abbattimento fisico per la notte vegliata nell'irrequietudine del pensiero l'avevan ridotta sin quasi alla condizione febbrile; e presto sul cielo essa vide staccarsi l'antico sepolcro di Cecilia in sembianza di un torrione merlato, e pochi momenti dopo vide due carrozze ferme nella campagna a sinistra del mausoleo.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





Pinciana Roma S. Sebastiano Appia Cecilia Metella Baroggi Roma Italia Appia Romani Cesare Pompeo Roma Italia Paolina Cecilia