Un altro motivo per cui fummo in forse, stava nella qualità di alcuni documenti che abbiamo tra mano; documenti scritti, ma di natura al tutto privata e, per dir così, non ufficiali; documenti, per conseguenza, non bastevoli a convertire le congetture storiche in legale certezza. Se non che abbiamo pensato che anche le semplici congetture, anche le sole opinioni e le credenze degli uomini che furono testimonj di grandi fatti, sono materia legittima alla storia, perchè rappresentano tutto intero il pensiero, il giudizio dei contemporanei; e perchè d'altra parte si danno certe verità che non si consegnano ai pubblici ed officiali documenti, e delle quali tuttavia la posterità non dev'essere defraudata. Se la storia non può giurare sulla verità di alcuni fatti e sulle loro cagioni, ha però l'obbligo di pubblicare e mettere in ordine tutti gli indizj, i quali, se sono moltiplicati, possono talvolta, nella sfera morale almeno, quasi far vece di prova. È il caso di un tribunale che non può condannare un colpevole perchè gli manca la suprema prova irrefragabile; ma tuttavia dal cumulo e dalla qualità degli indizj gli è imposta la convinzione che l'accusato è reo del delitto imputatogli.
Persuasi di questo, ci siam determinati a pubblicare questa parte del nostro libro, sopprimendo i nomi, e talvolta anche le iniziali che possono condurre a indovinarli. Se i lettori, tenendo dietro a quanto pubblicheremo, daranno il vero nome ai personaggi che noi nasconderemo sotto artistici pseudonimi, ciò vorrà dire che anche a loro di padre in figlio son pervenute quelle verità che nessuno ebbe sin qui il coraggio di manifestare, se altri poi non comprendesse nulla, e fosse per rimanere spaventato da certi caratteri troppo infernali e da alcune perfidie che, anche essendo vere, sembrano inverosimili, si dia pace e si consoli col credere e col dire che tutta la nostra storia non è che un romanzo.
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