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      Quelle parole essa non le aveva mai sentite da nessuno. Il superbo marito non ne ebbe mai. Quelle parole furono come un raggio azzurro di cielo, che si rivela dopo una lunga aspettazione a delle pupille desiose! Oh fatalitā! Oh tradimento della nemica fortuna!
     
     
      II
     
      La gioja pių intensa e sopracuta che fa provare l'amore, cosė almeno ci assicurano i professionisti e i dilettanti, succede quand'esso fa la sua annunciazione, come l'arcangelo Gabriele; quella gioja č d'un prezzo inestimabile, perchč in quella prima ora non vedendosi che la faccia radiante della novella condizione in cui l'ingaggiato viene a trovarsi, quella gioja non č alterata da nessun elemento eterogeneo; non ha lega nessuna nč di rame, nč di zinco; č oro puro a mille. Ma l'oro puro a mille convertito in moneta si piega nelle mani, e va soggetto a delle avarie. Gli usurai tosarono senza pietā gli zecchini di Venezia. Ora anche la prima gioja dell'amore si riduce presto ai minimi termini. La gioja, intendiamo bene, non l'amore; questo anzi cresce a dismisura e in ragione inversa della gioja stessa. L'amore s'alimenta d'affanni e di spasimi. Chi ci ha trasmessa quest'asserzione, ci disse altresė di fidarci della sua parola, senz'altre indagini. Dunque proseguiamo. La contessa Amalia, appena il vicerč fu partito, si sentė come tutta inondata dal calore e dalla luce di quella gioja. Fu una rivelazione, fu una scoperta, fu un genere di sensazione intorno a cui ella aveva potuto in addietro far delle congetture in via filosofica.


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





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