Ma che Foscolo abbia avuto ragione o torto, è una questione affatto secondaria. Le serie conseguenze furono che il segreto ch'esso per generosità comunicò alla A... cessò di essere un segreto; che la contessa in quel dì stesso lo comunicò alle altre sue amiche e alla Falchi e...
Vedremo in seguito quel che avverrà di questa istoria.
VI
Dopo la caccia, verso sera, vi fu un sontuoso banchetto nella gran sala terrena del palazzo di Lainate. Uno di quei banchetti che, per consueto, facevano ombra ai medesimi di corte, e che contribuirono tanto a dare alla casa Litta quella fama di ricchezza stragrande, che passò persino in proverbio.
Il pranzo fu dei più fracassosi e giocondi. Solo quattro faccie erano aggrondate e scomposte: quella del vicerè, quella della contessina Amalia Aquila, quelle di Ugo Foscolo e della contessa A... I loro volti erano trasvolti e abbattuti al punto da dar nell'occhio anche dell'osservatore meno esperto. Altri aspetti non troppo lieti, e che non parevano partecipare della gioja comune, erano quelli del colonnello Baroggi, per una ragione gentile che sapremo dopo, e quello dell'avvocatessa Falchi. Non era per altro malinconia quella di costei; ella non sapeva dove stesse di casa; non era nemmeno malumore. La Falchi aveva precisamente quella che i Milanesi, non sappiamo con quanta proprietà, chiamano luna; luna bisbetica che la spinse fino al punto di uscire in qualche espressione scortese col vicerè, che, stralunato qual era, la mise a tacere con delle parole che manifestamente valevano un insulto.
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