Le dicerie fanno presto a compromettere un galantuomo, e non vorrei che un vecchio, il quale deve aver passato di un pezzo gli ottant'anni, dovesse, per cagion mia, avere dei dispiaceri in sull'orlo del sepolcro.
V
I nuovi interlocutori che nella sala dell'hôtel Marengo interruppero il dialogo tra madama Falchi e il conte Aquila, secondo le consuetudini dell'arte, avrebbero dovuto essere introdotti in altra occasione, quando, almeno, il dialogo avesse toccato la sua conclusione. Ma noi non amiamo le consuetudini, e spesso ci piace d'andare a ritroso delle stesse leggi. In questo caso poi, siccome nella realtà storica le cose camminarono precisamente come le abbiamo esposte, e l'innesto inaspettato della nuova notizia relativa a quel testamento, fu ed è il perno maestro di questo lavoro, ebbe una grande influenza su altri fatti importantissimi; così siamo perfettamente in regola se abbiamo obbedito alla legge razionale del vero piuttosto che all'arbitraria dell'arte. Intanto, prima di trovarci soli col conte e colla Falchi, e prima di assistere ai loro intimi discorsi, giova sapere che il conte Aquila, che s'era spesso congratulato col marchese F..., perchè una grande ricchezza, forse destinata a una famiglia oscura e plebea, fosse rimasta in quella casa patrizia, sentì con dispetto, che il vicerè, contro il suo istituto, volesse far pesare la sua autorità nelle decisioni giuridiche che i tribunali avrebbero proferite per la inattesa ricomparsa d'un documento stato smarrito.
Il discorso intorno al testamento del marchese F... si prolungò più tempo che al conte Aquila sarebbe piaciuto, tanto egli era impaziente di trovarsi da solo a solo colla Falchi; tuttavia vi prese abbastanza interesse per dire all'avvocato Gambarana, quando la compagnia si sciolse, che avrebbe desiderato di trovarlo il giorno dopo nell'alloggio del marchese F..., nel desiderio di conoscere con precisione quel fatto, e di far sentire in proposito il proprio parere.
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