Ma venne il dì del distacco. La divisione del general Massena lasciò Roma; e il colonnello S... dovette partire col reggimento.
Il capitano Baroggi, perfettamente ristabilito in salute, raggiunse il presidio di Bologna, lasciando la moglie in Roma, dove diede in luce un figliuolo. Nei rovesci del 99 lasciò l'Italia con lei. Nel 1800 passò il gran San Bernardo col primo console; alla battaglia d'Austerlitz ebbe il piacere di rivedere il suocero, allora generale di brigata, ma dal dì stesso divise colla moglie il dolore per la morte di lui sul campo di battaglia, dove una palla da cannone lo rovesciò da cavallo. Venuto a Milano, nell'occasione che Eugenio Beauharnais fu fatto vicerè d'Italia, entrò nel suo stato maggiore. In quel tempo collocò a pensione nel collegio Calchi-Taeggi il proprio figlio, raccomandato alle cure speciali della contessina Ada, che, rimasta sola a Milano, per esser morta nel 1801 in vecchissima età la contessa Clelia, ripose in quel fanciullo ogni affetto, ed ebbe per lui tutte le sollecitudini. Seguito il vicerè in tutte le battaglie in cui questo si trovò, ebbe parte con esso anche nella campagna di Russia, dove fu colto nel braccio da una palla di fucile rimbalzata.
L'accoglimento che il conte fece al colonnello fu quello di un re non costituzionale e affetto dal mal di fegato, che adempie all'etichetta, senza dire nessuna parola confortevole a chi si presenta all'udienza. Discorsero della campagna di Russia; del generale Pino e de' suoi disgusti col vicerè; il conte domandò al colonnello in che luogo e in che modo egli era stato ferito; parlarono anche del testamento, e il conte non mancò di significare al colonnello che la protezione del vicerè gli pareva dover riuscire più di danno che di vantaggio; gli chiese inoltre se esso sapeva da che parte e da che mani quel testamento aveva potuto sbucar fuori.
| |
Massena Roma Baroggi Bologna Roma Italia San Bernardo Austerlitz Milano Eugenio Beauharnais Italia Calchi-Taeggi Ada Milano Clelia Russia Russia Pino
|