Pagina (1187/1507)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      La moglie del Baroggi apparteneva a quel genere di donne fatali, che per dove passano lasciano il segno, anche a loro insaputa, anche contro l'espressa loro volontà. Il suo fascino consisteva non nell'esser più bella delle altre; chè anzi, a rigore di regole accademiche, parecchie potevano superarla; ma nell'essere una specialità che si distingueva da tutte; specialità accresciuta dal suo vestire soldatesco, e dall'elmo e dagli stivali alla dragona.
      Ad un maestro di pittura e scultura che avesse voluto far la critica artistica di quella donna, si poteva rispondere quel che rispose Cherubini al suo allievo Halévy, quando questi diceva che Rossini non sapeva l'armonia: Se non la sa, la inventa.
      Il lettore però non voglia accogliere le dicerie che allora corsero sul conto di lei. Donna Paolina non aveva amato che il suo Baroggi; esso era stato il primo e l'assiduo amor suo; era stata la liberissima scelta del suo cuore; il matrimonio venne fatto senza interrogar l'interesse, il dio consueto dei connubj; la simpatia reciproca di quei due giovani fu così forte e legittima e onnipotente, ch'era riuscita a superare tutti gli ostacoli che il mondo si affanna ad inventare, quasi iracondo che la natura possa qualche volta avere il suo libero corso. La vita del campo, e i pericoli continui delle battaglie, che alimentano tra i soldati le più profonde amicizie, contribuirono a mantenere ed accrescere quel santissimo affetto. Per quanto e per quante volte quella donna fosse stata tentata, e per quante splendide e geniali apparenze di amatori le fossero comparse dinanzi, ella non sentì per nessuno mai neppure una simpatia leggera; a Roma un ufficiale francese s'era gettato nel Tevere, disperato ch'ella non volesse corrispondere all'amor suo; ella fu dolente di quella sventura, ma non si cangiò. A Dresda un giovane generale di brigata, dopo averle indarno protestato amore, minacciò di vendicarsi, le giurò che avrebbe trovato il modo di rovinare la carriera di suo marito; se non che avendo tentato di mettere su di lei le mani villane, essa col piatto della sciabola gli ammaccò il viso in modo, che comparve deriso fra gli squadroni di cavalleria, e fu poscia degradato.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





Baroggi Cherubini Halévy Rossini Paolina Baroggi Roma Tevere Dresda