A Parigi ci sono degli agenti austriaci. Io ne ho conosciuto uno, che, se non mi sono sbagliato, mi pare d'averlo visto là in fondo a un tavolino da giuoco. Sarebbe bene che ciascuno di noi lo avvicinasse. Egli va facendo reclute.
- Fatemelo conoscere, che lo tasterò io, disse il conte Aquila.
- Or vado ad assicurarmi se è lui; dopo il signor conte potrà fare il resto.
XIII
Nel mentre costoro lasciavano il camino, entrava il ministro Luosi, accompagnato dal giudice cavaliere F...
- È arrivato oggi; e stasera è a teatro; diceva il secondo.
- In teatro?
- Ritenete che questo è stato un felicissimo pensiero; fu l'avvocato Strigelli, che lo ha suggerito.
Egli conobbe assai dappresso il Suardi, e non è la prima volta che gli ha teso le reti. L'uccello però è di rapina, e ha sempre rotte le maglie col becco.
- Stando a quello che mi disse lo Strigelli, quest'uomo dovrebbe essere ben vecchio.
- Credo che possa avere da 83 a 84 anni.
- A questa età la testa si confonde; e se la cosa viene da lui, parlerà, lo vedrete.
- Non è facile però a capir la ragione dell'avere esso tenuto presso di sè il testamento per tanti anni.
- La ragione, se non è chiara per gli altri, egli l'avrà avuta.
- E allora, per che motivi ha pensato di mandare il testamento al tribunale?
- Il motivo, secondo l'avvocato Strigelli, ci sarebbe.
- E quale?
- Una vendetta.
- Converrebbe ch'io parlassi allo Strigelli.
- Vi dirò io tutto. Il marchese F... possedeva nel Piacentino un fondo limitrofo a un altro del Suardi. Ora ci fu tra loro una lite per un diritto d'acqua che importava la somma di un mezzo milione; il marchese vinse la lite, e fu lo stesso avvocato Strigelli che lo ha assistito.
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