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      Ed è ciò appunto che non ho voluto fare. Se ci ha ad essere un capo italiano, un presidente, un dittatore, che so io? la parola re mi fa ribrezzo (il lettore non ci creda), deve essere appunto un uomo nuovo, che non abbia servito a nessuno, che non abbia avuto onorificenze da nessuno, che non sia stato nè Gran Cordone, nè Grande Ufficiale di nessun Ordine. Tu mi dirai che pure è necessario aver fatto qualche cosa in passato, a saggio e a prova dell'avvenire. Ma in questo caso ritieni che una pagina bianca vale meglio di una pagina tutta coperta di caratteri, dove alcuni luminosi pensieri sieno deturpati da propositi e da concetti servili.
      - Tu parli bene, ma bisognerebbe farla intendere al popolo; ma bisognerebbe che Iddio volesse di nuovo pigliarsi l'incarico di ungere i re per mano di qualche Samuele. Anzi, il popolo oggidì non crede più nulla ai sacerdoti, poco a Dio, e vuol fatti e fatti e poi fatti. Non occorre che essi siano meraviglie sostanziali, ma che abbiano almeno la virtù di abbagliare il mondo.
      - Tu hai ragione, e parli da quell'uomo che sei. Ma io ti so dire, che se in questi giorni io fossi eletto, per esempio, colonnello della guardia civica, con questa semplice carica, io saprei far miracoli.
      - Lo credo, ma il colonnello non è morto e non vuol morire; nè vuol nemmeno cedere il posto.
      - Io so, entrò allora a parlare il B..., capo battaglione della civica, io so che tu sei nella terna per essere nominato capitano del mio battaglione...
      - E domenica, nell'occasione della rivista, una fascia ricamata in oro da mia moglie sarà appesa alla vostra bandiera e benedetta in piazza Castello.


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





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