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      Ma a queste cose monsignore non suole, come non deve, aver nessun riguardo. Val più un'anima salvata che la prosperità materiale di cinquanta figliuoli. C'è la morte, pur troppo, e la ricchezza è una larva. D'altra parte, a rifletterci bene, io, come tutore della fanciulla, penso che con un matrimonio fatto fare a tempo a questo stranissimo uomo di mio cugino, si può arrivare a salvare qualche parte di quei due milioni che ancora gli rimangono e che, col suo sistema di prodigalità forsennata, e colle cappellate colme di zecchini che profonde sul capo di tutte le donne che gli danno in fantasia (lascio da parte i peccati mortali), finiranno a svanir tutti ben presto, ed a lasciare a me l'obbligo di fargli la carità di due o tremila lire all'anno, perchè non abbia a correre in pubblico la voce che un cugino del marchese F... fu ricoverato a San Marco.
      - Caro signor marchese, rispose l'Opizzoni, se io mi lascio indurre a frammettermi in quest'affare, non è tanto (mi perdoni se dico tutto quel che penso) non è tanto per riguardo del conte Alberico suo cugino, quanto per riguardo di quella povera ragazza. Quella ragazza nacque sott'al Duomo, e l'ho battezzata io... una pasta eccellente, ben avviata, religiosa, timorata... Or che va a saltar in testa a suo padre e a sua madre (che pur sono bravissima gente), di farle imparar la musica e di metterla sul teatro?... Fu una vera ispirazione del diavolo... ed ebbi perciò un alterco vivissimo col maestro Brambilla, quello che è organista a San Simpliciano; perchè fu lui che consigliò i parenti a far fare quel pericoloso passo alla figliuola.


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





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