Quel riposo di sei mesi fece sì che il suo svolgersi non venisse menomamente offeso da un soverchio esercizio, che poteva riuscire funesto in que' mesi della crisi corporea. Il più guardingo maestro di canto non avrebbe potuto essere più sapiente del semplice caso. Monsignor Opizzoni, condannandola al silenzio, ottenne effetti non sempre concessi al prof. Bordogni. Quando la fanciulla cessò di cantare, uomini, donne, vecchi, fanciulli, dalle finestre, dalle loggie, dai poggiuoli, si diedero a batter le mani con quella sincera esplosione d'entusiasmo, così raramente accordata anche agli artisti di professione. In quanto al signor Giacomo e alla signora Caterina, avvenne un fatto singolare. Al primo udir la voce della figliuola, si sentiron tentati a salire per sgridarla; ma Stefania aveva cantato in modo, che essi, contro voglia, stetter fermi al loro posto; poi, quando risuonò per il recinto della casa quello strepitoso e concorde applauso, l'uno e l'altra, guardandosi scambievolmente in faccia, si trovarono gli occhi pieni di lagrime.
VII
Quando la fanciulla discese, non la sgridarono, ma tacquero e stettero chiusi come se non avessero sentito nulla.
La signora Corali, che, più di tutti quegli uditori, poteva apprezzare quella straordinaria vocazione della fanciulla all'arte del canto, ne parlò un giorno al maestro Brambilla, il quale, per caso, avendola sentita, anche lui, senza aspettar altro, salì in compagnia della Corali a fare una visita ai genitori di Stefania, per proporre loro di farle studiar la musica e il canto; e, a distruggere tutte le objezioni che a quella proposta essi gli fecero, egli stesso si esibì ad istruirla gratuitamente fintanto che fosse stata al punto di salir le scene; chè allora soltanto avrebbe richiesto un compenso delle sue fatiche.
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