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      Posso sbagliare, ma costui non farà mai nulla di veramente grande in letteratura. L'opuscolo che pubblicò qualche tempo fa, ha spolvero, e chiacchiera superficiale; ma nulla più. All'età sua (credo bene ch'egli abbia passato i trentacinque anni), bisognerebbe aver già dato fuori qualche frutto maturo. Costui è uno di quelli che han l'arte di metter in movimento la fama, facendo poco o nulla, e tenendo sospeso il mondo con grandi promesse e colossali frontispizj. Sapete piuttosto, egregio signore, chi, a mio parere, sarà per far parlar molto de' fatti proprj?... è Giovanni Berchet.
      - Anch'egli ha i suoi trentasei anni, e secondo la vostra opinione, non avendo ancor fatto nulla, non potrà più far nulla in avvenire.
      - Badate però a tutto quello che ha scritto nel Conciliatore sotto il pseudonimo di Giovanni Crisostomo, e forse sarete per dir meco ch'egli ha già fatto moltissimo; nella sfera almeno della teoria, se non in quella dell'esempio pratico. Ermes Visconti e lui sono i veri evangelisti della nuova legge che si promulgò nel mondo letterario; Manzoni è il Cristo che illumina coll'esempio, lasciando agli altri l'incarico di dettar la legge.
      - Per questa parte io credo che il Visconti sia il più grande di tutti.
      - Divido perfettamente la vostra opinione; ingegno straordinario, conoscitore di tutte le letterature, acuto, penetrante, intollerante, dalla stessa eccentricità dell'indole portato necessariamente al novo e all'intentato, egli è forse quegli che primo gridò l'en avant a tutta la nostra gioventù. Ma temo ch'ei sia per somigliare a quegli eroi che cadono sotto alle mura prima che sia compiuto l'assalto; o a quegl'infusorj che rimangono estinti nell'atto della fecondazione.


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





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