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      Avanti, e disinvoltura, e siate quel che siete. È una viceregina che vi fa da mezzana. Il gran Luigi di Francia non poteva pretendere di più.
      Come accade quasi sempre degli uomini eccitabili, allorchè vengono sopraffatti da quella timidezza che può chiamarsi fisica, che, se arrivano a dominarla colla volontà, passano di punto in bianco al suo eccesso opposto; così fu del Baroggi, il quale, uscito di tratto dalla sua immobilità, ringraziò inchinandosi alla viceregina, si volse alla Gentili, le porse la mano, le disse molte cose cortesi ed eleganti; eppoi, quando il calessino della slitta fu apprestato, la invitò ad entrarvi. Dopo i disordini avvenuti, quando si riaperse il giuoco nel 1820, non venne più permesso agli uomini di farsi sedere le donne in grembo lungo il corso della slitta; bensì le donne s'assidevano sole nel calessino e gli uomini, come i napoletani guidatori del curricolo, o come i cosacchi, stavano in piedi di dietro. Madamigella Gentili s'assise, come voleva l'usanza, e il Baroggi le si pose a tergo, e di tal modo discesero insieme lungo la precipitosa curva. Egli aveva ventidue anni ed ella diciasette; l'affare era piuttosto serio. Il termometro, immerso nel sangue di quei due giovani, in due secondi sarebbe di certo salito al grado della massima ebollizione. Al di fuori però non appariva nulla. Egli, colla faccia inclinata sul capo leggiadro della fanciulla, inspirava con ineffabile voluttà la fragranza che usciva dalle sue chiome inanellate. Non si sa da che dipende, ma l'odore che esala da una giovane chioma femminea può assassinare un galantuomo più che la punta di un pugnale di Damasco vibrata da un traditore.


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





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